Colombia e Farc. Pace storica all'Avana

L'AVANA 24 settembre 2015 - Il governo di Bogotà e le Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) hanno annunciato di aver raggiunto un accordo di pace che porrà fine ad un sanguinoso conflitto che dura da più di 40 anni.
L'accordo è stato annunciato all'Avana, città che ha ospitato queste giornate di febbrili trattative, in presenza del presidente colombiano, Juan Manuel Santos, del comandante delle Farc Rodrigo Londoño "Timoshenko" Echeverri e del presidente di Cuba Raul Castro. I rappresentanti di Cuba e Norvegia che hanno mediato i colloqui di pace iniziati nel 2012, hanno letto un comunicato congiunto nel quale sono stati tracciati gli elementi base che dovranno garantire " la verità, la convivenza, la riparazione per le vittime, la giustizia e la non ripetizione" del tragico conflitto.
Determinante per il buon esito delle trattative è stato il ruolo svolto dalla Chiesa Cattolica che ha sostenuto l'infaticabile impegno della comunità di Sant'Egidio facendosi garante del processo di riconciliazione che sembrava qualche tempo fa pura utopia.
Il Presidente colombiano Santos ha così concluso: "Il Papa ci ha detto che non possiamo permetterci un altro fallimento sul cammino della pace e della riconciliazione. Non intendiamo fallire, è arrivata l'ora della pace".
Raul gioisce. La piccola Cuba si è ritagliata un ruolo importante come "chiave tra il nord e il sud, tra l'occidente e l'oriente" come solo qualche giorno fa auspicava Papa Francesco.
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