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Il "Che" nell'anima di Cuba. Eroe o prodotto commerciale?

Questo ho capito di te. Sei stato tutto e niente. Qualcosa di indefinibile,

Ernesto Che Guevara

di imparagonabile. Mito per molti ed incubo per altri. Un mambo-tango,

una musica ed una danza che nessuno conosceva fino ad allora, un modo

diverso di muovere i passi e di ascoltare i suoni in un mondo rigido e

indifferente. Ti avrei chiesto di insegnarmeli insieme al segreto per vincere

ogni paura e il dolore del tradimento”.

( tratto da “Mambo Tango. Nuovi ritmi del cuore sulle strade di Cuba” - foto urban.it).

 

Il 9 ottobre del 1967 moriva in Bolivia inseguendo il sogno di estendere l'esperienza rivoluzionaria cubana a tutta l'America latina Ernesto Guevara de la Serna, detto il “Che”.

Non morì in uno scontro a fuoco, in una contesa prevedibile ed anche accettata. Fu ferito, catturato e giustiziato. Senza un processo, senza un giudizio pubblico, senza che il mondo potesse osservare la fine di una delle icone del XX secolo. La guerra è spietata, non fa sconti e non si abbandona alla comprensione. Non ha regole e non ha umanità. Nel caso di Guevara c'era anche l'ingombro di un personaggio e di un processo insostenibili. Si pensò di liquidarlo con una fredda raffica di mitra, di farlo a pezzi e di bruciarne i resti. Si limitarono frettolosamente a tagliarli le mani e a conservarle a testimonianza della sua morte. Fu gettato in una fossa e restituito al popolo cubano nel 1997 dopo una lunga ricerca. Un tentativo vano di consegnarlo all'oblio. La storia ha scelto però un altro percorso. La fine del “guerrillero heroico” ha reso immortali i suoi 39 anni e trasformato il ricordo della sua vita in un esempio da imitare per molti ed in un incubo per altri.

Le strade di Cuba sono ancora attraversate dalla sua “entrañable trasparencia” (penetrante trasparenza) come cantava Carlos Puebla nella sua canzone più famosa: “Hasta siempre Comandante! ”. Una melodia che ogni turista avrà ascoltato almeno una volta nel suo vagabondare più o meno distratto sull'isola caraibica.

Che Guevara nei murales di Cuba

Ernesto Guevara è stato un personaggio controverso. Ha vissuto una vita al limite della dimensione umana dovendo combattere sin dalla nascita contro l'asma, quella terribile patologia che gli toglieva il respiro ma non la voglia di vivere e combattere. Un santo laico o un avventuriero sanguinario? Un filantropo od un assassino? Un eroe sognatore o un incubo da cui fuggire via?

Il protagonista di "Mambo Tango" incontra nel suo viaggio il mito del Che e da questo dialogo immaginario ne nasce un ritratto originale, forse non condivisibile da tutti, ma autentico e sincero. Un “Che” restituito alla sua gioventù, forse mai vissuta, a quella necessità di rincorrere il tempo sapendo di averne poco a disposizione. Ignorare la vicenda umana, storica e politica di Guevara è chiudere una porta alla comprensione delle dinamiche sociali che hanno influenzato e caratterizzato non solo la storia di Cuba e dell'America latina in generale ma anche quella di molte generazioni del Vecchio Mondo affascinate oggi come allora dall'utopia dell'Uomo Nuovo, divenuta realtà per mezzo di un giovane medico argentino.

                                                                                            (foto Di Crosta Franco)

Tags: rivoluzione,, Avana,, cuba,, Che Guevara,, Carlos Puebla,, Hasta siempre Comandante,