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Dirotta su Cuba. Nuovi esploratori sulle orme di Colombo

Quando Cristoforo Colombo, Cristobal Colon come si dice in spagnolo, il 27 ottobre del 1492 toccò le sponde della Baya di Baray situata nella odierna provincia di Holguin, osservando con stupore il meraviglioso paesaggio che si trovava di fronte pronunciò la famosa frase: "E' l'isola più bella che occhio umano abbia mai visto!"

Come tutti sappiamo l'ammiraglio genovese al comando di una piccola flotta composta dalle mitiche tre caravelle la Nina, la Pinta e la Santa Maria era convinto di aver raggiunto le coste della Cina descritte da Marco Polo nel racconto dei suoi viaggi. Non trovò  nulla però delle fantasmagoriche ricchezze immaginate durante tutto il tragitto del suo avventuroso percorso ma la sua scoperta ebbe comunque una effetto dirompente sulla storia moderna dell'uomo allargando le conoscenze e la percezione di un mondo i cui confini si aprivano a nuovi orizzonti e a nuove opportrunità. Fu l'inizio della conquista del "Nuovo Mondo" che in realtà esisteva da tempo, con una fisionomia precisa, caraterrizzata dalla presenza di civiltà evolute, sagge e sanguinarie allo stesso tempo, che furono poi spazzate via dalla ingordigia e dalla violenza dei conquistadores. Sono passati più di 500 anni da allora.

La lettura della storia ci fa parlare non più di uno scontro di civiltà, di scoperta e di conquiste, ma di un incontro tra mondi diversi, lontani.

Eppure ancora oggi a Cuba, l'antica Cubanacan degli indios Taino, si sta assistendo a qualcosa di singolare. Nuovi conquistadores si sono accorti improvvisamente dell'esistenza dell'isola caraibica e flotte di caravelle curiose e agitate attraversano mari e cieli ed arrivano quotidianamente sulle sue sponde lussureggianti.

MIck Jagger a Cuba con un almendron
                                                                     (foto web - cubanet.com)

Dall'annunciata riapertura delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti d'America e Cuba avvenuta nel dicembre del 2014 e alla successiva riapertura delle ambasciate del luglio di quest'anno, decine di Cristobal hanno attraversato l'Oceano alla ricerca di nuovi tesori. Le apripista di queste spedizioni sono state l'ereditiera Paris Hilton (la sua famiglia aveva costruito L'Havana Hilton, il grande albergo inaugurato solo qualche mese prima dell'ingresso vittorioso di Castro e dei Barbudos all'Avana e divenuto poi un simbolo della rivoluzione cambiando il nome in Habana Libre ...) con la modella Naomi Campbell seguite in ordine sparso dal calciatore del Real Madrid Ramos, dai Cosmos di New York di Raul e Pelè, dai campioni della NBA, dal rapper Usher che sull'isola si è adirittura sposato, da Rihanna che ha regalato (lei si è fatta pagare ...) la bellezza del suo corpo nudo tra le strade dell'Avana, il grande Jagger dei Rolling Stones, l'ex pluricampione mondiale di boxe Mayweather, l'immenso Sting ed in ultimo la splendida Kate Perry. Tra questa schiera di artisti si sono intrufolati, managers industriali, diplomatici, capi di stato, affaristi di ogni genere, navi da crociera ... La sospirata eliminazione dell'embargo ha riacceso l'entusiasmo e la curiosità verso l'Isla Grande. Che strano però, non credete? L'embargo o bloqueo è una arma subdola. Non solo colpisce le popolazioni in maniera indiscriminata privandole in molti casi dei beni di prima necessità (lasciando intatte le disponibilità dei governanti ...) ma crea una sorta di timore , di paura, di rischio economico rilevante per chiunque ne tenti il superamento. Mi spiego con un semplice esempio: la mia casa discografica decide di rompere l'assedio dell'embargo. Vendo 50 mila copie di un'opera a Cuba ma come sanzione mi trovo respinto dal mercato nord americano e dalle sue enormi potenzialità di business. Chi me lo fa fare?

Rihanna a Cuba per Vanity Fair
(foto Annie Leibovitz per Vanity Fair)

In questi giorni la ventilata eliminazione del bloqueo ha regalato nuova linfa e coraggio a decine di artisti che improvvisamente si sono accorti dell'esistenza dell'Isola, delle sue meraviglie naturali, della sua cultura e della sua musica. Bene signori vi avviso che l'Isola esisteva anche prima e che nelle sue vicende a volte drammatiche ha confidato nell'aiuto e nel sostegno di persone intelettualmente libere aldilà delle proprie convinzioni politiche!

Sono sincero: questo circo mediatico non mi piace granchè. Questo andirivieni di personaggi più o meno famosi non vorrei mascherasse calcoli egoistici e propri tornaconto, una vetrina da non perdere, un'occasione da sfruttare per raggiungere altra popolarità. Chi ama Cuba sa che queste improvvise dichiarazioni d'amore nascondono molte insidie. La storia di Cuba tracima di tradimenti. Va bene il cambiamento, necessario e probabilmente tardivo, ma siano i cubani i costruttori del proprio futuro. Que viva Cuba Libre!

Tags: barbudos,, cuba,, Taino,, Cubanacan,, Hilton,, Havana,, Cristoforo Colombo,, Rihanna,, Sting,, Jagger,