Le nostre Bandiere e l'identità perduta dei popoli

In questi giorni si sono celebrate quasi contemporaneamente, seppur a migliaia di chilometri di distanza, le ricorrenze delle nascite delle bandiere italiana e cubana. Avvenimenti passati purtroppo in secondo piano e che non hanno goduto dell'attenzione che meriterebbero. In Italia la ricorrenza è stata vissuta con maggior partecipazione a Reggio Emilia dove il tricolore fu ufficializzato il 7 di gennaio del 1797 ed ovviamente nella capitale, Roma. Qui presso il Palazzo del Quirinale si svolge tradizionalmente il cambio della Guardia in forma solenne. La Festa del Tricolore venne istituita molto più tardi, nel lontano 1996.

A Cuba la festività della bandiera è stata preceduta solo di qualche giorno coincidendo con il 31 dicembre, giorno in cui a Santiago si commemora la nascita della bandiera avvenuta nel 1850 anche se ufficialmente il vessillo venne adottato più tardi, nel 1902.
A Santiago, la capitale storica e morale di Cuba, nel Parco Cespedes dove ha sede il municipio della città, si è issata una enorme bandiera di 50 metri quadrati realizzata 140 anni fa con i fondi di una colletta pubblica avvenimento a cui fa seguito una spettacolare rappresentazione artistica con un profondo valore patriottico.

Secondo la tradizione popolare se la bandera sventola è di buon auspicio per l'anno entrante. Così è successo! La bandiera ha sventolato vigorosa e le migliaia di santaghieri accorsi festanti sono certi che il 2016 sarà splendido ricco di gioia e speranza per Cuba. Uno spettacolo unico in tutta l'Isola assolutamente da non perdere per chi si trova in vacanza in questi giorni di festa.
Possono le bandiere rappresentare ancora i valori di unità nazionale nel ricordo del sacrificio consumato per quei colori o sono solo immagini sbiadite ritoccate a nostro uso e consumo?

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