L'Italia trema ancora. Disperazione, rabbia, orgoglio.
25 agosto 2016
Amatrice, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, Accumoli, Campotosto, Capitignano e Montereale. Abbiamo imparato a conoscere questi nomi all'improvviso, nel boato di una notte paurosa. La natura, a volte crudele, si riprende i suoi spazi e l'uomo si ritrova impotente, disarmato difronte a tanta furia e devastazione. Ci sarà tempo poi per indagare sulle responsabilità, sulle negligenze, sui malaffari.
Ora resta lo sguardo su questo immenso dolore, sul cuore squarciato di umanità sconvolta che poi si ritrova nei gesti di solidarietà, nell'impegno pietoso e silenzioso di migliaia di uomini aiutati come spesso accade dai loro amici più fedeli, i pompieri a quattro zampe. Orecchie lunghe e cuore immenso.
L'Italia è un paese stupendo e meravigliosamente fragile proprio come il suo popolo. In tante occasioni chi si dovrebbe prendere cura di noi e amministrarci con attenzione e lungimiranza ci sta ferendo, umiliando, persino dividendo. Eppure nei momenti più tragici diventiamo eroici, solidali, coraggiosi e terribilmente cazzuti! AIUTIAMOCI! Non permettiamo che nessuno di questi fratelli passi settimane o mesi in fredde tende o in container di plastica! Asfissiamo le istituzioni perchè facciano l'impossibile. Lo dobbiamo a Marisol, 18 mesi. Non c'è più. Lo dobbiamo a tutti i morti, ai sopravvissuti e lo dobbiamo a noi stessi. Facebook, i social network, sono spesso usati come gioco. Facciamo si che diventino un tam tam assordante. La solidarietà non svanisca nelle lacrime dell'emozione. Ognuno faccia la sua parte. VIGILIAMO!



Tags: arte,, Terremoto,