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Raul commemora il fratello Fidel nella Plaza de la Revolucion all'Avana

2 dicembre 2016

Raul commemora Fidel Castro il 29 novembre 2016 all'Avana
(Memorial Josè Martì, l'Avana. Raul saluta Fidel - foto web)

Il 29 novembre il Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri, Generale dell'Esercito Raul Castro Ruz, ha celebrato l'omaggio postumo a Fidel Castro nella Piazza della Rivoluzione Josè Martì all'Avana.

Raul che è anche Primo segretario del Partito Comunista di Cuba, ha ringraziato inizialmente le personalità che hanno partecipato alla commemorazione del fratello e successivamente in modo particolare il popolo di Cuba per la dimostrazione d'affetto in queste ore di dolore.

Raul visibilmente emozionato ha ricordato i fatti salienti della vita nazionale di cui la Piazza dell Rivoluzione è stata testimone.

Le vibranti parole di Fidel, ha ricordato Raul, ancora risuonano nella Piazza e richiamano alla memoria giornate indimenticabili della storia di Cuba.

Questo il testo del discorso pronunciato da Raul Castro:

"Stimati Capi di Stato e di Governo, signori Capi di Delegazione, distinte personalità, amici tutti, amato Popolo di Cuba:

Anche se mi corrisponderà pronunciare il discorso finale il prossimo 3 dicembre quando ci riuniremo in Piazza della Rivoluzione Antonio Maceo, a Santiago di Cuba, desidero esprimere adesso a nome del nostro popolo, Partito e Governo, così come della famiglia, la sincera gratitudine per la vostra presenza a questa manifestazione, per le emozionanti parole che sono state espresse qui e anche per le straordinarie e innumerevoli dimostrazioni di solidarietà, affetto e rispetto ricevute da tutto il pianeta in quest’ora di dolore e d’impegno. 

Fidel ha dedicato tutta la sua vita alla solidarietà ed ha guidato una Rivoluzione socialista *degli umili, con gli umili e per gli umili* che è divenuta un simbolo della lotta antiapartheid e antimperialista, per l’emancipazione e la dignità dei popoli.

 

Le sue vibranti parole risuonano oggi in questa Piazza così come in occasione della Concentrazione Contadina del 26 di luglio del 1959 in appoggio alla Riforma Agraria, che fu come il passaggio del Rubicone e scatenò la condanna a morte della Rivoluzione. Qui Fidel ribadì che “La Riforma Agraria andava fatta”. E la facemmo. Oggi, 57 anni dopo, onoriamo chi l’aveva concepita e la guidò. 

In questo luogo abbiamo avallato tutti insieme a lui la Prima e la Seconda Dichiarazione de L’Avana del 1960 e 1962. Di fronte alle aggressioni sostenute dall’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), Fidel proclamò che “dietro la Patria, dietro la bandiera libera, dietro la Rivoluzione redentrice... c’è un popolo degno”, disposto a difendere la sua indipendenza e “il comune destino dell’America Latina liberata”.

Ero con Fidel nell’edificio che oggi è sede del  MINFAR, ossia, Ministero delle Forze Armate Rivoluzionarie, quando ascoltammo l’esplosione della nave francese La Coubre nella zona del porto, quella che portava le prime e uniche armi che potemmo comprare in Europa e ci dirigemmo al molo per soccorrere le vittime, perchè sapevamo già che quell’esplosione si poteva originare solo nella nave che stava scaricando quelle armi, quando alcuni minuti dopo il nostro arrivo avvenne, come una trappola mortale, una seconda esplosione e tra le due ci furono 101 morti e numerosi feriti. 

Qui, con lui, abbiamo fatto la Dichiarazione di Cuba Territorio Libero dall’Analfabetismo nel dicembre del 1961, al termine della Campagna di Alfabetizzazione realizzata da più di 250.000 maestri e studenti e nello stesso anno i veterani dell’Esercito Ribelle e delle nascenti Milizie Nazionali Rivoluzionarie combatterono i mercenari a Playa Girón e nelle zone di montagna, bande armate infiltrate dall’estero che, tra altre molte e molteplici azioni criminali, assassinarono 10 giovani alfabetizzatori. Si vinse a Girón e nello stesso tempo si realizzò l’alfabetizzazione di tutto il paese, per confermare, come disse allora Fidel, che “i giovani hanno il futuro nelle loro mani”.

Con profonda emozione, sempre qui, in questa Piazza, abbiamo ascoltato il Comandante in Capo nella Veglia Solenne dell’ottobre del 1967, per rendere omaggio all’indimenticabile Comandante Che Guevara e vi ritornammo 30 anni dopo durante la tappa più dura del Periodo Speciale per impegnarci davanti ai resti del Guerrigliero Eroico a seguire il suo esempio immortale. 

Addolorati e indignati abbiamo partecipato all’addio nel Lutto per le 73 persone assassinate dal terrorismo di Stato, nell’esplosione dell’aereo della Cubana de Aviación nelle Barbados. Tra loro i giovani vincitori di tutte le medaglie d’oro nel IV Campionato Centroamericano e dei Caraibi di Scherma. 

In quell’occasione abbiamao ripetuto con lui che “quando un popolo energico e virile piange, l’ingiustizia trema!” Esattamente, “L’ingiustizia trema!”

In questa Piazza si sono compiute marce importanti del Primo Maggio; nel 1996 contro l'embargo e la Legge Helms-Burton, che ancora esistono; 

e l'enorme Sfilata del 1999 e della Tribuna Aperta della Gioventù, gli Studenti e i Lavoratori del 2000, quando  Fidel espose il suo concetto di Rivoluzione che in questi giorni milioni di cubani hanno fatta loro con la loro firma in un’azione di volontà sacra. In questo luogo siamo venuti per ratificare gli accordi dei nostri Congressi del Partito Comunista di Cuba. 

Con questo stesso spirito il popolo è venuto in questi giorni, con una grande partecipazione di giovani, a rendere un commosso omaggio e a giurare lealtà alle idee e all’opera del Comandante in Capo della Rivolzione Cubana.

Caro Fidel:

Vicino al Monumento a José Martí, Eroe nazionale e autore intellettuale dell’assalto alla Caserma Moncada, dove ci siamo riuniti per più di mezzo secolo in momenti di straordinario dolore e per onorare i nostri martiri, proclamare i nostri ideali, rendere onore ai nostri simboli e consultare il popolo per trascendentali decisioni, precisamente qui, dove abbiamo commemorato le nostre vittorie, ti diciamo assieme al nostro abnegato, combattivo ed eroico popolo              “Hasta la Victoria Siempre!”

In spagnolo:

El Presidente de los Consejos de Estado y de Ministros, General de Ejército Raúl Castro Ruz, encabezó el multitudinario acto de homenaje póstumo a Fidel Castro celebrado en la Plaza de la Revolución José Martí en La Habana.

El también Primer Secretario del Partido Comunista de Cuba agradeció a las personalidades que estuvieron en el acto, y especialmente al pueblo de Cuba por las muestras de afecto recibidos en esta hora de dolor y de compromiso.

Raúl visiblemente emocionado recordó los hechos trascendentes de la vida nacional que ha vivido la Plaza de la Revolución, con el líder que encabezó una sociedad socialista de los humildes, por los humildes y para los humildes.

Sus vibrantes palabras, añadió Raúl, aún resuenan en esta Plaza y enumera algunos de esos hechos inolvidables: la concentración campesina de apoyo a la Reforma Agraria en 1959.

Aquí fue el acto tras la explosión del vapor La Coubre, un acto terrorista, en la zona del puerto de La Habana. Aquí, con él, se declaró a Cuba territorio libre de analfabetismo, en diciembre de 1961. También, tuvo lugar la velada solemne en octubre de 1967 para rendir homenaje al Che Guevara. Y en esta Plaza los cubanos se comprometieron en pleno período especial, ante los restos del Guerrillero Heroico, a continuar su legado.

Aquí se honraron a las víctimas del ataque contra un avión civil cubano, en 1976, y los cubanos le escucharon decir: “Cuando un pueblo enérgico y viril…”, mientras los presentes terminaron la frase que todos se conocen y han repetido muchas veces en estos días: “la injusticia tiembla…”

En esta Plaza de la Revolución, se ha exigido el cese del bloqueo, se han ratificado los acuerdos de los Congresos del Partido Comunistas de Cuba. En ese mismo espíritu, se ha rendido emocionado tributo y se ha jurado lealtad a las ideas del Comandante en Jefe y a la obra de la Revolución.

“Querido Fidel, junto al Monumento de José Martí, Héroe Nacional y autor intelectual de la asalto al Cuartel Moncada, donde nos hemos reunido durante más de medio siglo en momentos de extraordinario dolor, o para honrar a nuestros mártires, proclamar nuestros ideales, reverenciar nuestros símbolos y consultar al pueblo transcendentales decisiones, precisamente aquí, donde conmemoramos nuestras victorias, te decimos, junto a nuestro abnegado, combativo y heroico pueblo: Hasta la victoria siempre.”

https://youtu.be/K5KgxPvmYbI

 

Tags: Fidel Castro,, rivoluzione,, Avana,, rivoluzione,barbudos,, Raul Castro,, Santiago di Cuba,, Rivoluzione cubana,, Plaza de la Revolucion,