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Ni una pata menos! Ogni gesto d'amore è un atto rivoluzionario

18 novembre 2019

animalisti cubani contro il sacrificio degli animali di strada
(Ni una pata menos - foto web)

Si è appena conclusa la tre giorni storica che ha visto i reali di Spagna, Felipe VI e la consorte Letizia,  mettere piede sul suolo cubano dopo più di un secolo dalla disfatta dell'impero coloniale spagnolo ed il conseguente abbandono dell'isola di Cuba. La visita ha lasciato molti spunti di riflessione nonché strascichi plemici sia interni alla Spagna che sulla sponda nord americana dove gli esuli cubani anticastristi e parte dell'opinione pubblica spagnola hanno rimproverato i reali di aver teso troppo generosamente la mano all'odiato regime cubano astenendosi nel contempo a qualsiasi accenno sui dissidenti cubani e sui i presunti prigionieri politici. Curiosamente Felipe e consorte si sono recati come primo atto della loro visita in terra cubana nella piazza della Rivoluzione all'Avana dove hanno posto una corona di fiori al memoriale Josè Martì, il Padre della Patria che ha speso la sua giovane esistenza proprio al servizio della lotta di indipendenza contro la monarchia spagnola. Nella foto che li ritraeva ai piedi del grande monumento a Martì spiccava sullo sfondo l'immagine dell'altro grande rivoluzionario cubano-argentino, Che Guevara, che forse mai si sarebbe immaginato di assistere un giorno con il suo sguardo imbronciato alla visita di ben tre Pontefici (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco), del presidente degli Stati Uniti d'America (mr. Obama) e dei Reali di Spagna. Prima di una breve visita a Santiago, Felipe VI ha avuto un colloquio privato con Raul Castro, un incontro non previsto che testimonia il fatto che la sua permanenza sull'isola è andata ben oltre la semplice vacanza. Un'altra circostanza ha però destato scalpore e suscitato una ventata di polemiche non solo a Cuba aprendo un dibattito serrato anche sui principali social. L'Isola da decenni combatte con difficili problematiche causate principalmente dall'asfissiante embargo economico imposto dagli Stati Uniti e non da menno dalla inefficienza di una organizzazione interna appesantita da una burocrazia spesso inadatta a trovare rapide soluzioni ai mille problemi. Nonostante tutto la Cuba rivoluzionaria ha fatto della cultura e dell'educazione i propri capisaldi esportando nel mondo non solo la propria arte, attraverso la musica, il ballo, la cinematografia e lo sport ma anche le proprie conoscenze scientifiche che sono di prim'ordine e che la colloca da sempre in prima linea con l'invio di centinaia di medici nelle zone più conflittuali del pianeta. Io che amo Cuba e amo gli animali non posso però chiudere gli occhi difronte ad una piaga che dovrebbe offendere la sensibilità e la cultura dei cubani. Tutt'oggi non esiste una legge di protezione degli animali cosicchè capita frequentemente di assistere a maltrattamenti, abbandoni e violenze perpretate in maniera ingiustificata su esseri indifesi.

no al maltrato animal en Cuba
(foto web)

A questo si aggiunge il perdurare di una profonda crisi energetica che fa si che molti animali vengano utilizzati fino allo stremo delle forze nel lavoro dei campi dei campi (i buoi) o impiegati come mezzo di trasporto (esistono centinaia di carretti trascinati da esausti cavalli in ogni angolo dell'isola). Infine quale lascito degli spagnoli ancora oggi sono frequenti in alcune zone dell'isola i combattimenti tra galli o cani o cruenti corride.

Contra el maltrato animal en Cuba
(foto web)

Ovviamente questa situazione non coinvolge soltanto Cuba ma è rappresentativa di molte regioni del mondo tra cui anche l'Italia dove una legge contro il maltrattamento degli animali esiste ma spesso è violata o ignorata.

La notizia di queste ore ci rimanda alla splendida Avana.

Solo il turista più distratto e insensibile non può accorgersi di come le strade della capitale siano popolate di cani e gatti abbandonati. Alcuni di loro si barcamenano perchè hanno trovato rifugio nelle vicinanze di paladar e ristoranti. Altri vagano tristemente denutriti ed ammalati nell'abbandono e nell'indifferenza totale. Qualcuno di loro è nato per strada mentre altri hanno conosciuto il calore di una casa e un padrone che poi ad un certo punto della storia se ne é disfatto.

Così accade che ogni tanto le strade vengano “ripulite”, solitamente in occasione di grandi eventi come è stata la recente visita dei Reali di Spagna. I cani e i gatti vengono raccolti molto spesso con metodi cruenti e inumani e sacrificati entro poche ore attraverso la somministrazione di veleni che rendono atroci anche le ultime ore delle loro disgraziate vite. In questi giorni la temuta Zoonosis ha puntualmente setacciato le strade dell'Avana ripulendo la città da ospiti indesiderati e problematici, per poter offrire una immagine più decorosa agli illustri ospiti spagnoli.

la Zoonis in azione all'Avana per ripulire le strade dagli annimali randagi
(la temuta Zoonosis in azione - foto web)

Ma qualcosa questa volta si è mosso!

Cubani con il maltrattamento degli animali
(Si se puede - foto web)

Un manipolo di cittadini promotori della difesa degli animali e favorevoli alla emanazione di una legge contro “El maltrato animal” sono riusciti ad organizzarsi in poche ore ed hanno inscenato una protesta pacifica ma significativa proprio difronte alla sede della Zoonosis riuscendo ad ottenere dopo stressanti trattative la liberazione e la consegna di tutti gli animali che sono stati subito adottati o inviati in rifugi provvisori dove riceveranno tutte le cure necessarie.

Animalisti cubani contro la violenza sui cani randagi
(il riscatto di anime innocenti - foto web)
Cubani salvano cani destinati al sacrificio
(foto web)
cubani protestano contro la violenza sugli animali
(quello in basso a destra non ce l'ha fatta - foto web)

Uno solo di loro è morto per le gravi condizioni in cui si trovava ma ha potuto assaporare almeno nelle ultime ore quell'amore che gli è sempre stato negato. Nelle prossime giornate gli attivisti avranno una serie di incontri con rappresentanze governative del Ministerio de Salud, della Unidad Prosalud, del Comité Nacional de Bienestar Animal de Cuba, della stessa Zoonosis, e poi con esperti di epidemiologia, per cominciare a tracciare insieme un percorso che porti finalmente all'approvazione di una legge contro il maltrattamento degli animali e a norme che prevedano la sterilizzazione massiva dei perros callejeros. Come primo è significativo passo Zoonosis si occuperà di intervenire solo dei casi con sospetti focolai di rabbia mentre gli animali curabili saranno affidati agli animalisti!

Perro callejero riscattato all'Avana da animalisti
(Perro callejero y su nueva vida - foto web)

Un grande passo in avanti che merita di essere sostenuto e verificato quotidianamente.                   Lo merita Cuba, lo meritano i cubani e lo meritano questi esseri indifesi che non hanno nessuna colpa se non quella di essere venuti al mondo.

La politica non c'entra e questa circostanza non deve servire come pretesto per attaccare un sistema piuttosto che un altro. Questo è un problema di civiltà. A Cuba come in Italia o come in una qualsiasi altra parte del mondo.

Animalisti cubani salvano un perro callejero
(una nuova vita dolce anima - foto web)

Se vi trovate in vacanza in qualsiasi luogo del pianeta non dimenticatevi di loro. Non girate lo sguardo da un'altra parte.

Ni una pata menos! Neppure una zampa di meno!

Cuba per una legge a difesa degli animali
(foto web)

Tags: maltrato animal,, legge a favure della protezione degli animali,, Zoonosis,