Sono solo canzonette?
25 gennaio 2020

Può la musica consegnare un messaggio politico e può la politica censurare la musica?
La musica così come tutte le arti è espressione del pensiero umano e quindi dovrebbe essere lasciata libera di esprimersi come meglio crede. Certo il buon senso dovrebbe aiutare ogni singolo individuo ad autolimitare la propria libertà sopratutto quando questa può offendere od ostacolare quella altrui. Ma il buon senso come si misura, chi può stabilirne i confini e determinarne l'efficacia?
In Italia in questi giorni si è aperta una accesa polemica circa la partecipazione di un rapper al Festival della Canzone Italiana di San Remo. Per l'occasione si sono agitati giornalisti, filosofi, tv e una marea di personaggi pubblici che hanno dispensato opinioni molto contrastanti tra loro sull'opportunità di invitare alla manifestazione canora un artista i cui testi si spingono ben oltre l'accettabile; allo stesso tempo estremamente variegata è stata l'esposizione mediatica di altri artisti che hanno offerto la propria musica a sostegno di una corrente politica piuttosto che un'altra. Accade in Italia e accade in tutto il mondo. Spesso con prese di posizione fortemente manipolate e fuori luogo. Per evitare però sterili conclusioni tutto andrebbe analizzato e ricondotto a specifici contesti geografici e socio culturali.
Così è accaduto che a Miami, in Florida, in occasione del concerto di fine anno 2019 tenutosi a Bayfront Park diversi artisti cubani in esilio negli states (tra essi alcuni di fama internazionale come Willy Chirino, Arturo Sandolval e Manolin “el medico de la salsa”) abbiano minacciato di salire sullo palco qualora si fosse esibito anche il gruppo Gente de Zona. In realtà è stata tutta la comunità cubana residente in Florida sospinta da quella fetta di esuli che con il tempo ha conseguito una certa rilevanza politica ad osteggiare la presenza del gruppo e a criticare aspramente chi aveva rivolto l'invito al duo formato da Alexander Delgado e Randy Malcom. I due artisti sono stati ritenuti colpevoli di aver sostenuto più volte il regime come in occasione del recente concerto tenutosi a settembre sul Malecon habanero insieme ad altri artisti cubani (Descemer Bueno, Kelvis Ochoa e El Micha) durante il quale Alexander aveva pronunciato la frase “estoy haciendo música para el mundo y estoy defendiendo a Cuba en el mundo“.
Qualche tempo prima durante il concerto tenutosi all'Avana nel 2018 insieme alla nostra Laura Pausini il gruppo aveva ringraziato apertamente il presidente cubano Miguel Diaz Canel per aver permesso la realizzazione di quel evento attirandosi le ire dei cubani residenti a Miami.

La notizia del ripudio di Gente de Zona da parte dei loro connazionali risiedenti in Florida ha causato una ondata di polemiche che ha finito per trascinare con sè in un effetto domino molti altri artisti tra i quali il noto cantante Pitbull (rapper statunitense nato a Miami da genitori cubani) che dopo aver appoggiato in un primo tempo il sodalizio cubano si è visto costretto a fare dietrofront chiedendo scusa all'opinione pubblica per essersi lasciato coinvolgere in una vicenda che non lo riguardava. Durante il concerto di fine anno Pitbul aveva infatti inviato il suo saluto al duo cubano pronunciando queste parole che avevano suscitato non poco clamore tra i presenti:
“No están aquí esta noche por otras cosas, pero quiero mandarle un saludo a Gente de Zona. La música es la música, la política es la política”,
“Non sono qui questa notte per altri motivi, però voglio salutarli. La musica è musica, la politica è la politica”.
Forse ha ragione il buon Pitbull...
Facciamo un piccolo passo indietro. Gente de Zona nasce nel 2000 nel quartiere Alamar all'Avana e tra i suoi fondatori oltre a Delgado ci sono stati anche Jacob Forever e Nando Pro che successivamente hanno intrapreso una carriera da solisti ugualmente intensa e ricca di successi. Dal 2013 si unisce a Delgado il cantante e polistrumentista Ray Malcom già componente della Charanga Habanera uno dei gruppi storici della musica cubana. Il successo internazionale per Gente de Zona arriva solo nel 2014 con il brano Bailando scritto da Descemer Bueno e realizzato insieme a Enrique Iglesias seguito poi da altre hits e importanti collaborazioni musicali con lo stesso Descemer Bueno, Marc Anthony, Pitbull, Laura Pausini, Il Volo, Jennifer Lopez, solo per citarne alcune.
I Gente de Zona sono autori di canzoni molto oriecchiabili, ballabili e dai contenuti leggeri, apparentemente non impegnati, che però rispecchiano molto le attitudini dei cubani e che utilizzano lo slang di strada molto diffuso tra i giovani cubani.
Ma sono in realtà solo canzonette?
A proposito … i Gente de Zona saranno ospiti a San Remo, che accadrà?
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