Cuba vola in alto sotto bandiere diverse
3 luglio 2022
Il 18 giugno si è svolta a Parigi una tappa della Diamond League di atletica leggera una delle più importanti manifestazioni sportive del mondo. In quella occasione si è registrato un sensazionale risultato nella gara di salto triplo dove tre cubani si sono piazzati ai primi tre posti della graduatoria finale. Un risultato sportivo sorprendente ma ancora più sorprendente è il fatto che i tre atleti cubani hanno gareggiato sotto tre diverse bandiere.
Jordan Díaz (l'Avana 2001) che ha vinto la gara con la distanza di 17,66 metri ha ottenuto infatti la nazionalità spagnola a febbraio di quest'anno, gareggia per il Barcellona e detiene il record di Spagna con 17,77 m. Al secondo posto si è piazzato con 17,64 m. il connazionale e quasi omonimo Andy Diaz (l'Avana 1995) che fa parte della squadra italiana Libertas Livorno e che dovrebbe prendere la nostra cittadinanza entro pochi mesi. Infine al terzo posto si è classificato l'altro cubano, campione olimpico di specialità a Tokio 2020, Pedro Pablo Pichardo ( nato a Santiago nel 1993 e recordman sia di Cuba che del Portogallo) che si è fermato alla distanza di 17,49 e compete per il Portogallo di cui ha già acquisito la cittadinanza nel 2017.

Cuba vola in alto con i suoi campioni risultato di una scuola caraibica di prima qualità. Purtroppo l'esodo di campioni dall'Isola sembra non fermarsi più. Ogni giorno si registra qualche defezione in molteplici discipline. Ricordo soltanto che molti peloteros si sono affermati negli Stati Uniti e che nella selezione spagnola di baseball ci sono ben 7 giocatori di origine cubana! Allo stesso tempo la nazionale cubana di beisbol fa fatica a consolidarsi a grandi livelli come ha sempre fatto in passato.

E' un fatto sociale drammatico e che deve portare chi governa il Paese a forti riflessioni. Molti di questi atleti cercano all'estero solo una opportunità per affermarsi considerando che una carriera sportiva si consuma in tempi brevi. Altri lo fanno perchè non si riconoscono più nel traballante sistema politico ed economico del proprio Paese. Io che osservo provo ammirazione per questi atleti (molti di loro sono anche in Italia) ma anche una certa sofferenza per quello che poteva essere e non sarà per Cuba: eccellere a livello mondiale nonostante le mille difficoltà. Dispiace constatare giorno dopo giorno la diaspora del popolo cubano. Un popolo che ha mostrato sempre il suo grande talento in tante discipline (arte, musica, sport) e che dovrebbe avere la opportunità di realizzarsi a casa propria, circondato da quegli affetti in cui in molti casi dovrà rinunciare per sempre.
Cuba vola in alto ma si allontana sempre di più dalla propria gente ...
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