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Somos todos americanos

“Siamo tutti americani!”.

Con questa frase roboante il presidente degli Stai Uniti d'America il 17 dicembre 2014 ha suggellato una decisione destinata a divenire una pietra miliare nella storia del nuovo millennio. Dopo 55 anni di contrasti, tensioni ed aggressioni sia verbali che fisiche, Obama di concerto con il presidente cubano Raul Castro, ha impresso una svolta decisiva nella normalizzazione dei rapporti tra i due paesi. Una scelta coraggiosa che implica una rilettura storica ed una attenta revisione delle scelte politiche fino a qui intraprese dal gigante americano nei confronti del paese caraibico. Tra i primi interventi previsti ci sarà la riapertura della sede diplomatica Usa all'Avana seguita dal rilancio della cooperazione economica tra i due paesi. Si studieranno poi le modalità per porre fine all'embargo economico, il tristemente noto bloqueo, una tenaglia stretta al collo del caimano dal lontano 1962, epoca segnata dalla crisi dei missili e che lo stesso presidente statunitense non ha esitato a bocciare per la sua inefficacia strategica.

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Abbattiamo tutti i muri!

Il 23 febbraio 2015 siamo stati ospitati presso gli studi di Teleromagna per la registrazione di una puntata di "30 Minuti", una seguitissima trasmissione condotta con stile dal dott.Valbonetti Pier Giorgio. Oltre all'autore di “Mambo Tango” erano presenti anche il dott. Donati Alberto, già assessore alla cultura del Comune di Cervia, e il signor Baratella Stefano presidente e fondatore della Onlus Oltrelimite.

Donati, da profondo conoscitore della storia latinoamericana, ha esposto con passione e puntuali riferimenti filosofici la situazione socio politica del Nuovo Mondo soffermandosi sul “paradosso” Cuba, l'isola castrista, socialista ed atea, che nel corso della sua vicenda politica non ha mai rinnegato la presenza ed il ruolo svolto dal Vaticano sulle sue sponde ma che al contrario, dalla caduta del muro di Berlino ad oggi, passando attraverso le figure dei Pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ha affidato il proprio percorso di cambiamento all'opera instancabile della Santa Sede. Fatto questo che ha registrato una decisa accelerazione con l'avvento di Papa Francesco, il gesuita Bergoglio, uomo che conosce non solo le periferie delle metropoli latinoamericane ma anche tutte le periferie del mondo. Vi rimando alla lettura della sua bellissima riflessione sui cambiamenti che investono l'isola alla luce del recente disgelo delle relazioni con gli Stati Uniti d'America.

Cuba, ancora una volta nella sua tormentata storia, si pone come punto di riferimento per i tutti i paesi del terzo mondo!

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