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Conoscersi a tavola

La cultura alimentare ci consente di gettare un ponte nella storia e con un balzo immaginario tra arcobaleni di gusti, odori e sapori di toccare con mani e palato le radici più profonde di terre che attraverso la loro arte culinaria identificano un popolo, i suoi costumi e le sue tradizioni.

In passato non mi sono mai perso una puntata televisiva di “Orrori da gustare” un viaggio bizzarro e affascinate tra le tavole, quando si incontravano, negli angoli più remoti del mondo.

Un divertentissimo Andrew Zimmern, un newyorkese simpatico ed arguto, accompagnava gli spettatori in sorprendenti percorsi alla scoperta delle cucine più strane ed inimmaginabili seguendo instancabile il suo motto “se vi sembra buono, mangiatelo!”

Il messaggio che consegnava era che la conoscenza profonda di un popolo passa inevitabilmente attraverso la conoscenza del suo cibo.

In quest'ottica si cala perfettamente l'isola di Cuba la cui cucina riflette l'incontro di due etnie che nei secoli non solo hanno soppiantato quelle indigene precolombiane ma hanno finito con il creare quella razza meticcia che costituisce l'ossatura di tutta l'America meridionale e centrale, Caraibi compresi.

Sto parlando della fusione della cultura spagnola e di quella africana. I sapori forti e intensi, l'uso abbondante delle spezie, caratterizzano la gastronomia creola o criolla detto alla castigliana (la doppia elle si pronuncia “gl”) che non è altro che un aspetto di una cultura creola in senso più lato che trova espressione nella tipica religiosità, nei ritmi sanguigni della sua musica, nel vibrare delle congas e nelle sue danze ancestrali. Un connubio che ha cancellato decenni di lotte in cui le due razze si contendevano la sopravvivenza su una terra generosa, ospitale, ricca ma tragicamente bagnata dal sangue della schiavitù. Verso la metà del 1800 l'isola conobbe anche una forte immigrazione cinese, la cui manodopera a basso costo venne utilizzata dai coloni spagnoli per sostituire quella africana venuta a meno dopo l'abolizione dell'orribile tratta degli schiavi. La folta colonia cinese introdusse negli anni abitudini e tradizioni che anche in campo gastronomico fecero sentire la propria rilevanza.

La cucina creola è semplice ed armoniosa fatta di pochi elementi base come carne di maiale il cerdo, pollo, riso introdotto appunto dagli immigrati cinesi, fagioli, yuca o manioca ereditata dagli indios Taino, gli avocados o aguacates, le banane o platanos in tutte le loro distinte dimensioni ed una varietà eccezionale ed imperdibile di frutta! I dolci e la pasticceria in generale hanno l'impronta di quei fighettini dei francesi il cui passaggio è fissato nell'architettura della città di Cienfuegos. Nei grandi alberghi si può gustare la cucina internazionale. I cubani sono ottimi cuochi e molti di loro hanno studiato all'estero per cui all'Avana piuttosto che a Santiago è possibile mangiare dell'ottima pizza napoletana o delle lasagne alla bolognese ricoperte di abbondante parmigiano reggiano! Può incappare anche di vedere proposti a colazione degli improbabili spaghetti conditi con maionese o ketchup o con tutti e due le salse contemporaneamente!

Una leccornia per gli amici tedeschi ma un insulto al palato sofisticato dei numerosi italiani presenti sull'isola. Cuba perciò va conosciuta anche a tavola, tra le posate raffinate dei suoi grandi ristoranti o nei suoi numerosi paladares, piccole trattorie a conduzione familiare dove con pochi euro si può assaporare l'autentica cucina creola e conoscere l'arte dell'arrangiarsi particolarmente affinatasi nei periodi più difficili vissuti dall'indomita e ribelle isola caraibica. Il tutto accompagnato da ottima birra e dal ron, il ruhm di Cuba apprezzato in tutto il mondo.

In questa rubrica proporremo le ricette delle pietanze più conosciute cercando di svelarne le origini ed i segreti. Parallelamente verranno introdotti suggerimenti per la realizzazione di piatti italiani la cui memoria appartiene ai nostri antenati e che ancora oggi adornano con i loro colori e i loro sapori non solo le nostre tavole ma anche quelle di tutto il mondo. Chiunque è invitato ad arricchire il menù con proposte ed aneddoti.

Non ci resta che apparecchiare la mensa... e ricordatevi: se vi sembra buono mangiatelo!

Buon appetito, buen provecho!!!

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Cuba attraverso la sua frutta. Una fantasia di colori e sapori che vi stupirà

Tutta la regione geografica centro americana e caraibica è nota per la presenza di una flora e di una fauna incantevoli ed esuberanti. In questo mirabile contesto la frutta, con le sue molteplici forme bizzarre e variopinte, indossa indubbiamente l'abito da protagonista. Alcuni frutti li conosciamo e sono presenti comunemente anche sulle nostre tavole mentre altri sono tipici di queste zone e offrono nomi, colori e sapori insoliti e sorprendenti.

La conoscenza di Cuba passa quindi anche attraverso i prodotti della sua terra e il consiglio che vi lascio è quello di andare durante le vostre vacanze alla scoperta di queste autentiche prelibatezze assaporandone il gusto e la fresca energia!

Credo di averle passate in rassegna proprio tutte ...

E ricordate, se vi sembra buona mangiatela!

 

 MANGO

Futta cubana, il Mango
(Mango - foto web)
Frutta cubana, il Mango
(Mango - foto web)

Il Mango è un frutto straordinariamente buono! Dolce, succoso e ricco di proprietà. Nel 2016 a San Diego, in California, nel corso dell' Experimental Biology Conference sono state avanzate diverse tesi scientifiche che dimostrerebbero che il Mango rallenta in alcuni casi l'avanzamento delle cellule tumorali. Inoltre aiuta a combattere l'obesità ed è ricco di fibre e proteine. Il gelato ed il batido sono assolutamente da non perdere. Da provare!

 

MAMONCILLOS

Frutta cubana, i Mamoncillos
(Mamoncillos - foto web)

 

Frutta cubana, i Mamoncillos
(Grappolo di Mamoncillos - foto web)

Questo strano frutto conosciuto anche con il nome di Guaya offre numerosi benefici. Rafforza infatti efficacemente il sistema immunitario contrastando lo sviluppo di virus e batteri, offre una difesa contro le patologie di cui sono affetti i reni e per la presenza di acido organico aiuta le donne nel periodo di gravidanza fornendo una ricca dose di proteine. Contiene molta vitamina C e per questo è indicato contro le infezioni urinarie e bronchiali. La scorza è legnosa, mordicchiandola si rompe lasciando assaporare al suo interno un frutto dolce è un pò bavoso. Uno tira l'altro come le ciliegie. Anche questo assolutamente da provare!

 

GUAYABA

Frutta cubana, guayaba
(Guayaba - foto web)

La Guayaba è un frutto ricchissimo di antiossidanti e contiene vitamina C in misura molto superiore alle arance. La polpa è pastosa simile a quella delle pere e contiene molte fibre alimentari e svariati minerali tra cui magnesio, potassio, fosforo, calcio e rame. Ne esistono di diversi tipi. La marmellata di guayaba è tra le cose più buone che ho mangiato a Cuba. La composta viene venduta in panetti ed è gustosissima se accompagnata con del formaggio tenero.

 

NARANJA

La guava è ricchissima di antiossidanti, più di tutti gli altri frutti, e contiene molta più vitamina C dell’arancia; può vantare, inoltre, un’elevata quantità di fibra alimentare e una consistente presenza di minerali, tra cui magnesio, potassio, calcio, rame e fosforo.

Leggi tutto su: http://www.viversano.net/alimentazione/mangiare-sano/guava-proprieta/
Frutta cubana, Naranja
(Naranja - foto web)

L'arancia è abbastanza comune a Cuba e in tutta la regione caraibica anche se noi siamo abituati a pensarla come un frutto mediterraneo ed invernale. E' dotata di un alto contenuto vitaminico. Contiene infatti vitamine A, B e C capaci di rinforzare il sistema immunitario e contrastare le malattie del raffreddamento. Questi frutti contengono anche bioflavonoidi, un nome complesso e curioso per distinguere sostanze che aiutano la ricostruzione del collagene del tessuto connettivo. Quindi ossa, denti, cartilagini, legamenti e tendini trovano un valido alleato in questo frutto noto già nella mitologia Grecia. Inoltre migliora la circolazione sanguigna aiutando a prevenire la cellulite. Le arance siciliane sono comuque insuperabili!

 

MELON DE AGUA

Frutta cubana, El Melon de agua
(Melon de agua - foto web)

In Italia lo conoscuamo con il nome di Cocomero o Anguria ma in alcune parti del nostro Sud questo frutto è chiamato proprio così, Melone ad Acqua. Contiene pochissime calorie, 16 kcal per 100 grammi, poichè la sua polpa è costituita al 95% di acqua. Custodisce però molti sali minerali, tra cui magnesio, fosforo e sopratutto potassio e si presenta come un efficace diuretico che, in particolare nei periodi estivi, combatte la naturale ritenzione idrica tipica delle giornate più calde. Infine c'è da aggiungere che il melon de agua è ricco di citrullina, un nome buffo per un aminoacido che equilibria la pressione e, udite udite, sembra avere effetti afrodisiaci ...

 

 

PAPAYA

Frutta cubana, la Papaya o Fruta bomba
(Papaya - foto web)

La regina incontrastata della frutta cubana, conosciuta anche come Fruta bomba o Frutta dell'eterna giovinezza. La papaya è composta prevalentemente di acqua e contiene una buona dose di carboidrati. E' ricca di vitamica C, A e E, di magnesio, potassio, rame, flavonoidi e acido pantotenico. Le sostanze antiossidanti contenute nella sua polpa ritardano l'invecchiamento delle cellule e impediscono l'ossidarsi del colesterolo, mantenendo pulite le arterie così da garantire una vita più sana al nostro cuore. Questa frutta è anche ricca di fibre e di un enzima, la papaina, che insieme favoriscono la digestione e la pulizia intestinale. Una curiosità piccante: il termine papaya nel linguaggio comune, quello callejero, di strada, identifica l'organo sessuale femminile ... quindi è meglio usare questo termine con cautela e discrezione! Molto più sicuro Fruta bomba credetemi! Straordinario il suo batido oppure si può gustare bella fresca cosparsa di zucchero di canna e una spruzzata di Ruhm. Provare amigos!

 

MARAÑONES

Dolce e soffice come il burro, la papaya è composta principalmente da acqua; ha, inoltre, una buona quota di carboidrati. Contiene tanta vitamina C e poi ancora vitamina A, vitamina E, vitamina K, acido folico, magnesio, potassio, rame, acido pantotenico, flavonoidi. Anche i semi sono edibili; alcune delle proprietà della papaya dipendono proprio dalla composizione dei semi.

Leggi tutto su: http://www.viversano.net/alimentazione/mangiare-sano/papaya-proprieta-benefici-e-controindicazioni/

 

Frutta cubana, i Marañones
(Marañones - foto web)

E' l'Anacardo o noce dell'India. Ha usi svariati, buono da mangiare è utilizzato anche per produrre cosmetici e medicine. E' un frutto complesso da descrivere. E' costituito da due parti: un pseudofruto, quello rosso e giallo nella foto e da una estremità simile ad un piccolo rene, l'anacardo. Quest'ultimo si mangia secco o tostato. Lo pseudofrutto fresco viene anche utilizzato insieme alle foglie e la corteccia per ottenere svariati medicinali. E' efficace contro la dissenteria e contro il catarro. Viene adoperato per la produzione di insetticida, pitture, materiali plastici, isolanti. Buone anche le marmellate che si ottengono dallo pseudofrutto, i vini  e gli aceti.

 

 TAMARINDO

Frutta cubana, il Tamarindo
(Tamarindo - foto web)
Frutta cubana, il  rico Tamarindo
(Tamarindo - foto web)

Il Tamarindo ha un grande valore nutrizionale: la sua polpa è composta per il 30% di acqua, per un 60% di zuccheri e il rimanente da fibre alimentari, ceneri, proteine e grassi. L'albero del tamarindo può raggiungere i 30 metri di altezza!

Molti sono i minerali presenti in questo frutto, come il potassio, il fosforo, il magnesio, il sodio, il calcio e il selenio. Il frutto è anche ricco di tante vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, K, e J ... tutto l'alfabeto praticamente!

Ciò che rende unico il tamarindo è però l'acido tartarico, presente in percentuale del 12%. Si tratta di un potentissimo antiossidante che aiuta l’organismo a proteggersi dagli odiati radicali liberi. Nei suoi semi si trova una sostanza chiamata originalmente tamarinda che ha proprietà antifettive ed antibatteriche.  E' molto efficace sia come purgante che per la cura della dissenteria. E' un nemico dichiarato dell'itterizia e in alcuni Paesi è usato anche per ostacolare le febbri malariche. Che dire di più: il tamarindo oltre ad essere buono e rinfrescante è una vera e propria miniera terapeutica!

 

TORONJA

 

Frutta cubana, la toronja, il pompelmo
(Toronja - foto web)

E' il frutto che noi conosciamo con il nome di Pompelmo. Come tutti gli agrumi è ricco di vitamine, la C sopratutto, fibre, sali minerali e flavonoidi, i mitici antiossidanti. E' presente in molte diete perchè aiuta a bruciare i grassi e stimola la diuresi. Pulisce il fegato dalle tossine e riduce il colesterolo. Fonti web dicono che studi recenti consigliano di non abusarne in determinate circostanze perchè le sue sostanze entrano in rotta di collisione con alcuni medicinali vanificandone l'efficacia, come i farmaci contro il colesterolo e la pillola anticoncezionale. Occhio quindi alle spremute prima di ...

 

CIRUELA

 

Frutta cubana, la Ciruela
(Ciruela - foto web)
Frutta cubana, la Ciruela)
(Ciruela - foto web)

E' la nostra Prugna anche se in natura ne esistono di diversi formati e colori. E' un frutto ricco di fibre che aiutano a regolare il funzionamento della digestione e a pulire l'intestino. Ricca di Vitamina C e di acido asorbico, un potente antiossidante che aiuta tutto il sistema immunologico. Altra vitamina presente nella ciruela è la K che l'organismo utilizza per coagulare il sangue e nei processi metabolici delle ossa. Tra i sali minerali il Potassio la fa da padrone, molto importante per il funzionamento regolare del sistema nervoso. Infine il Sorbitol è un composto organico con proprieta lassative, utilissimo contro la stitichezza. Si può essicare o ridurre in marmellata. Il sapore resta sempre straordinario.

 

ANON

 

frutta cubana, Anon
(Anon - foto web)

Il suo nome scentifico e Anon Squamosa ed è un frutto originario dei Caraibi e del Centro America. E' della stessa famiglia della Guanabana, del Mamon e della Chirimoya. Si consuma come frutta fresca od anche per preparare gelati e gustosissimi frullati, i batidos.                                                                            La sua polpa è ricca di vitamina C, ferro, carboidrati, proteine, fosforo, potassio, calcio, sodio e tante calorie mentre dalle sue foglie e dai semi nero lucido si ottiene un efficace insetticida. Inoltre la corteccia è astringente e le sue radici sono fortemente purgative.

 

GUANABANA

Frutta cubana, la Guanabana
(Guanabana - foto web)
Frutta cubana, Guanabana
(Guanabana - foto web)

Come detto in precedenza questo frutto è della stessa famiglia della Chirimoya e dell'Anon. La sua pianta può arrivare fino a dodici metri di altezza. La sua polpa è morbida e succosa ed una volta aperto il frutto può essere mangiato direttamente con un cucchiaino oppure può essere utilizzato per preparare buonissimi frullati. Il Guanabana è ricco di vitamine A, B e C, proteine, sali minerali come calcio, fosforo e ferro e molti zuccheri. Anche la sua corteccia, le radici, le foglie vengono utilizzati per contrastare infezioni, parassiti, artrite, reumatismi e depressione. Ultimamente si parla molto dei suoi poteri anticancerogeni ma in realtà nessun studio per il momento ne ha confermato l'efficacia. E' comunque una assoluta prelibatezza da conoscere e assaggiare quando è bello maturo.

 

LIMONES

 

Frutta cubana, limones
(Limones - foto web)

Questo frutto è ben noto anche in Italia che é il decimo paese produttore al mondo. I suoi utilizzi sono molteplici. Si usa prevalentemente il succo estratto dalla polpa ma dalla scorza si possono ricavare gustosissimi canditi e produrre il liquore conosciuto con il nome di Limoncello. Le sue proprietà sono conosciute da secoli. Il suo succo è un forte antibatterico, antivirale ed è uno stimolatore immunologico. Aiuta anche a ridurre il peso per le sue proprietà digestive e depurative del fegato. Bevuto la mattina in acqua tiepida fornisce una riserva di benessere quotidiano. Il limone è inoltre un efficace disinfettante ed aiuta a contrastare la diarrea, ad abbassare e a regolare la pressione arteriosa e a contrastare e curare l'artrite e i reumatismi, l'influenza e il raffreddore. Praticamente una farmacia a portata di mano!

 

CAIMITO

Frutta cubana, Caimitos(Caimito - foto web)

La pianta del Caimito è originaria dell'Amazzonia, può raggiungere i 40 metri di altezza e il suo legno, particolarmente resistente, viene utilizzato nelle costruzioni. Il frutto contiene molto lattice, quindi quando si mangia è consigliabile ungersi un poco le labbra per evitare che queste si appiccichino fastidiosamente. Si mangia da solo oppure in aggiunta allo yogurt per una colazione molto consistente. Il frutto aiuta a combattere la tosse, la bronchite ed altre infezioni polmonari. Viene utilizzato anche contro la febbre, come astringente, contro la diarrea e come anti infiammatorio.

 

 

CAÑA DE AZUCAR

Frutta cubana, la caña de azucar
(Caña de azucar - foto web)
Frutta cubana, l'interno di una caña de azucar
(Caña de azucar, l'interno detto culmo - foto web)

La Canna da zucchero è una pianta tipicamente tropicale appartenente alla famiglia delle graminacee. Può raggiungere i 5 - 6 metri di altezza. Lo zucchero è contenuto nel midollo del fusto, il culmo, simile al bambù. Originaria della Nuova Guinea venne introdotta in Europa dagli Arabi e successivamente i Conquistadores spagnoli la diffusero in quelle terre che ora chiamiamo America Latina.

Il succo di canna da zucchero è ricco di calcio, cromo, cobalto, rame, magnesio, manganese, potassio e zinco. Contiene inoltre ferro e vitamine A,C, B1, B2, B3, B5 e B6 insieme ad un alta concentrazione di antiossidanti, proteine, fibra solubile e fitonutrienti. Tutti questi nutrienti agiscono positivamente sull'organismo aiutandolo a reidratarsi e donandogli energia. E' adatto a chi soffre di diabete perchè contiene zuccheri naturali che possiedono un indice glicemico basso. Inoltre il succo contiene molti anti ossidanti, aiuta la digestione e protegge il fegato da infezioni. Assolutamente da non perdere il Guarapo, il succo che si ottiene dalla spremitura della canna servito poi con l'aggiunta di ghiaccio. A tal proposito consiglio di evitare consumi esagerati di ghiaccio. Annacqua i sapori e l'origine dell'acqua con cui viene prodotto non è sempre verificabile. Meglio evitare brutte sorprese ...

Lo zucchero in grani si ottiene invece con diverse lavorazioni, anche attraverso l'utilizzo di sostanze chimiche, quindi è sbagliato considerarlo uno zucchero integrale.

Dalla distillazione del succo si ottiene il Ruhm o Ron come si dice in lingua spagnola che insieme al tabacco è il prodotto principe di Cuba.

 

 

 CHIRIMOYA

 

 

Frutta cubana, la Chirimoya
(Chirimoya - foto web)
Frutta cubana, la Chirimoya
(Chirimoya - foto web)

La Chirimoya è un fruto dal sapore delicato e va mangiata molto matura. Apporta importanti benefici per le difese immunitarie dell'organismo. La sua polpa contiene molta acqua, ha pochi grassi ed ha un alto valore nutrizionale essendo ricca di sali minerali, di vitamine del gruppo B e C e di carboidrati.

 

 PLATANO MANZANA

 

Frutta cubana, il platano o banana
(Platano manzana o banana - foto web)

Pensi alla banana e ti vengono immediatamente in mente i Caraibi, il sole e il mare! La banana qui descritta è quella dolce, quella che noi tutti conosciamo anche sulle nostre tavole e non è da confondersi con la cugina, il Platano che per essere gustato deve essere prima cucinato, bollito, al forno o fritto.          La banana è uno dei frutti più nutrienti esistenti in natura ed è particolarmente adatto a chi svolge attività fisica. Il suo consumo apporta molti benifici: combatte il colesterolo e le ulcere dello stomaco, previene i crampi se assunto prima di una prestazione sportiva, è ricco di potassio, vitamina B e acido folico che lo rende prezioso nella dieta delle donne incinta ed ha poche calorie. La polpa della banana è difficile da digerire quando il frutto non è ancora maturo ma quando lo diventa è facilmente digeribile per l'abbondanza di fibre solubili. E' un buon rimedio contro la diarrea, facilita la circolazione del sangue, protegge le mucose intestinali, favorisce il buon funzionamento del sistema nervoso ostacolando lo stress e l'insonnia. Aiuta persino la memoria, fortifica i capelli grazie alla presenza di zinco e porta benefici alla salute della pelle. Contrasta anche l'anemia per il suo contenuto di ferro. Aiuta il buon funzionamento del sistema immunologico. Insomma tante cose ...

 

 CANISTEL

 

Frutta cubana, Canistel
(Canistel - foto web)
Frutta di Cuba, il Canistel
(Canistel - foto web)

Il frutto Canistel (Pouteria campechiana) può essere sferico, ovale o fusiforme, con un’estremità più stretta dell’altra. La lunghezza dei frutti va da 5 a 15 cm con una buccia sottile giallo-arancio, talvolta con sfumature di verde. Cresce prevalentemente nella zona occidentale dell'Isola a volte in maniera del tutto spontanea. La polpa è di colore giallo arancio ed è piuttosto asciutta,farinosa e a volte cremosa. Il frutto contiene da 1 a 3 semi di un marrone brillante. A Cuba la maggior parte degli alberi fiorisce ad aprile e maggio e la raccolta dei frutti maturi avviene da settembre a febbraio, fornendo una ricca fonte alimentare quando pochi altri frutti tropicali sono disponibili. Il canistel ha un sapore unico e dolce ed è stranamente poco conosciuto al di fuori della zona caraibica, nonostante sia stato introdotto anche nelle Filippine da parte degli spagnoli sin dai primi del 1900. Per queso motivo è anche conosciuto con il nome di "frutto dimenticato", poiché gode di poca considerazione a Cuba. Il canistel può essere consumato fresco, ma è principalmente utilizzato per produrre dolci, come budini, frullati e gelati. In alcune zone è utilizzato per preparare le tanto apprezzate tortine di canistel e noci pecan. È ricco di potassio e vitamine A, B3 e C. La polpa può essere conservata nel freezer fino a sei mesi senza perdere le sue caratteristiche. Tra i suoi usi il decotto preparato con la corteccia è un buon astringente, si consuma per debellare la febbre in Messico e si applica contro le eruzioni cutanee a Cuba. Dai semi si ottiene un rimedio efficace contro le ulcere.

 

NISPERO

Frutta cubana, Nispero
(Nispero - foto web)

L'albero raggiunge i 5-8 metri di altezza. Il Nispero è un frutto rotondo di color arancione e molto apprezzato per la sua polpa profumata, dolce ed un poco acida. Contiene diversi semi di color marrone piuttosto grandi. La scorza è sottile e dura allo stesso tempo. Si può gustare crudo, ma è ottimo anche per preparare dolci, marmellate e succhi. Il Nispero è diuretico, aiuta la digestione e depura l'organismo. Le sue proprietà riducono il colesterolo e costituiscono una cura efficace contro la ipertensione.  E' ricco di minerali tra cui calcio, fosforo, magnesio e ferro ed in piccole quantità i vitamine B e C. E' invece poco calorico. I semi, che possono essere pelati e triturati e sciolti in acqua, sono ideali per eliminare i liquidi in eccesso e le tossine di cui il corpo non necessita. Il decotto di foglie è antiossidante, elimina le tossine dal corpo, combatte le malattie bronchiali, disintossica il fegato ed ha proprietà antiinfiammatorie. Fortifica il sistema immunologico. Ostacola il diabete e contiene sostanze utili alla cura della pelle, infatti sia le foglie che la polpa del frutto vengono utilizzate per produrre una crema che contrasta i problemi dermatologici.

 

MANDARINAS

Frutta cubana, mandarinas
(Mandarinas - foro web)

Il Mandarino appartiene al genere dei Citrus, come il cedro e il pomelo e tra questi è l'unico ad essere dolce. Il suo arbusto è alto circa due metri ma in alcune varietà può arrivare anche a quattro. La polpa ha il classico colore arancio chiaro ed è costituita da piccoli e succosi spicchi. Anche la buccia, sottile e profumata, è arancione. Il mandarino generalmente viene consumato fresco ma è anche particolarmente apprezzato sotto forma di frutta candita o marmellata. Sono ritenuti preziosi per la salute, specialmente nei mesi autunnali e invernali quando le difese immunitarie si abbassano e si è quindi più esposti ai mali di stagione.
Il mandarino ha notevoli proprietà terapeutiche. Del frutto non si butta nulla: la sua buccia infatti è piena di limonane (principio antiossidante) che ha la caratteristica di ritardare l’invecchiamento della pelle e sempre dalla buccia si estrae un olio essenziale in grado di calmare l’ansia e combattere insonnia e ritenzione idrica. Molto ricco di vitamina C essenziale per mantenere reattivo e vigile il cervello, di fibre e carotene possiede anche molte vitamine del gruppo B e vitamina A, oltre ad una buona quantità di ferro, magnesio e acido folico. Il mandarino è facilmente digeribile ed essendo ricco di fibre viene consigliato per la pulizia dell'intestino e le diete. La polpa del mandarino (ricca di vitamina C), è utile per prevenire il raffreddore e protegge mucose e capillari, la vitamina P, invece, combatte la ritenzione idrica e favorisce la diuresi; inoltre contiene calcio, potassio e fibre, indispensabili per le ossa e per l’intestino e regola la pressione arteriosa. Un piccolo frutto, gustoso e ricchissimo di proprietà!

 

 

MAMEY

Frutta cubana, Mamey
(Mamey - foto web)

Pouteria sapota è un albero della famiglia delle Sapotaceae di antichissima coltivazione presso le civiltà precolombiane dell'America Centrale e il suo grande frutto veniva chiamato chachaas o chachalhaas dai Maya e tzapotl dagli Aztechi. Nei luoghi di origine è anche chiamato "Mamey zapote", che ha il significato di zapote enorme, essendo il maggiore fra quelli del genere Pouteria, o semplicemente "zapote", termine però usato anche per altre sapotaceae, avendo il significato di "frutto dolce" in nahuatl. (da Wikipedia).

E' parente stretto del Canistel. È un frutto molto considerato nella medicina di alcuni paesi dei Caraibi. Si ritiene infatti efficace nella cura delle infermità gastrointestinali e per eliminare la diarrea e altri problemi digestivi. In alcune regioni si utilizza anche contro il mal di testa e le malattie veneree e talvolta come antisettico. E' ricco di fosforo e ferro e può essere mangiato crudo oppure per produrre eccezionali dolci, gelati e succhi. Contiene inoltre molta vitamina A, che aiuta a mantenere sana la pelle, i capelli e la membrana delle mucose. Porta benefici anche alla vista e fortifica le ossa. E' ricco anche di Vitamina C e carotene ( quella che gli conferisce il caratteristico color arancione), un potente antiossidante che lo rende fondamentale per le cicatrizzazioni, la formazione del collagene e la cura e riparazioni di cartilagini, ossa e denti. Di una bontà sorprendente! Non vi stancherete di mangiarlo.

 

 CARAMBOLA

Frutta cubana, Carambola)
(Carambola - foto web)

Si ipotizza che la Carambola abbia avuto origine nelle Molucche e nello Sri Lanka, anche se secondo altre fonti  l'origine sarebbe da fissare in India e nel sud-est asiatico. Sono queste comunque le zone privilegiate di tali colture anche se nel corso dei secoli sono state introdottene in varie parti del mondo tanto che oggi si incontrano colture di carambole anche nel Pacifico nell'America centro-meridionale e in alcune zone dell'Africa. Il frutto della carambole è particolarmente sensibile alla pioggia e al gelo e quindi la sua coltivazione non è adatta a paesi con queste caratteristiche climatiche. Il termine carambola è di origine portoghese mentre nei paesi li lingua anglofona questo frutto viene chiamato Star Fruit proprio per la tipica forma a stella  che si ottiene tagliando il frutto in sezione. La polpa è croccante, succosa e carnosa e ricorda vagamente quella della prugna e della guava. All'interno si trovano una decina di semi di circa un centimetro di larghezza, dal colore marrone, piatti e ricchi di un olio piuttosto grasso. Dal punto di vista farmacologico la Carambola contiene degli enzimi che bloccano i primi passaggi di molti farmaci e quindi l'assunzione di questo frutto contribuisce ad incrementare l'efficacia del farmaco assunto. Inoltre contiene fenoli e flavonoidi i nemici dei radicali liberi.Trova impiego nella medicina tradizionale come farmaco per il trattamento di alcune patologie come la cefalea, la nausea, la tosse, l'insonnia, i postumi della sbornia, l'ipertensione e il diabete. Ha proprietà digestive, antiossidanti e antimicrobriche e agisce con efficacia contro batteri dal nome bruttissimo: lo Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa. La Carambola è ricca anche di di potassio e Vitamina C contiene poco zucchero e sodio ed è un valido rimedio contro le scottature: un frutto ideale per le stagione estive! Poichè contiene ossido nitrico, e acido ossalico non è adatto a chi soffre di calcoli renali o peggio di insufficienza renale. Dalla carambola si possono ottenere liquori, cocktails, macedonie e marmellate. Si può usare per decorare dolci e gelati ed preferibile mangiarlo ben maturo quando acquisisce il tipico colore giallo. Quando è acerbo può essere spremuto esattamente come si fa con il limone. Nella cucina tailandese serve per preparare il Thai Cous Cous, un piatto tipico a base di cous cous, verdure e appunto carambola.

 

BERGAMOTA

Frutta cubana, Bergamota
(Bergamota - foto web)

La produzione di questo frutto è pressochè limitata in Italia alla zona costiera della provincia di Reggio Calabria dove trova le condizioni climatiche ottimali per riprodursi. La parola Bergamotto deriva dal turco "Bey armudu" che significa pera del Bey poichè la sua forma ricorda vagamente quella di una pera. Le sue origini si trovano nell'antica Persia e nasce come risultato della fusione del limero con l'arancia amara. Ha una polpa amara mentre dalle vescicole che ricoprono la sua scorza si estrae un olio essenziale usato come noto in profumeria e nella cosmetica. Per le stesse caratteristiche climatiche tipiche della Calabria si trovano alcune coltivazioni anche in Spagna, Brasile, Argentina, in Turchia, nello stato americano della Georgia e nella regione caraibica compresa Cuba.

L'olio essenziale estratto dalla sua buccia si usa anche come aromatizzante nella produzione di alcuni té come il Earl Grey e il Lady Grey e per preparare marmellate profumatissime. A Noto, in provincia di Siracusa in Sicilia, l'impresa Caffè Sicilia produce da anni una marmellata molto apprezzata. Ma è in profumeria che l'olio trova la massima applicazione combinandosi perfettamente con una vasta gamma di essenze tanto da essere la componente essenziale di quasi la metà dei profumi femminili e di un terzo di quelli maschili in commercio. Il Bergamotto deve inizialmente la sua fama alla produzione dell'Acqua di Colonia, prodotta in Germania a partire dai primi del 1700. Servono un centinaio di frutti per produrre circa 85 grammi di olio essenziale!

 

AGUACATE

 

Frutta cubana, Aguacate
(Aguacate o Avocado - foto web)

Questo frutto è originario del Messico e del Centroamerica dove si coltiva da millenni. Poi grazie all'intervento dei coloni spagnoli, la sua coltura si è diffusa in tutto il mondo tanto che la stessa Spagna è diventata tra le prime produttrici del mondo. In natura ne esistono di diversa grandezza e il suo peso medio si aggira sui 170 grammi considerando anche il grosso seme che si trova al suo interno. Questo frutto garantisce al nostro organismo un elevato apporto calorico contenendo circa 200 calorie per ogni 100 grammi di polpa! Ciò è dovuto alla elevata presenza di olii vegetali monoinsaturi, come l'acido oleico e a una buona quantità di Omega 3 che migliorano il livello di testosterone in maniera naturale garantendo un buon funzionamento di tutto il sistema muscolare. Per questo motivo l'avocado è considerato l'alimento principe per gli sportivi. Aggiungiamo infine che se mangiato regolarmente controlla il colesterolo presente nel sangue, aiuta il sistema nervoso e grazie alla presenza di carotene è un ottimo alleato per il nostro sistema immunologico. Bassi sono invece i suoi contenuti di carboidrati e di proteine mentre le fibre corrispondono a circa il 2,5 per cento della sua massa. Questo frutto straordinario contiene inoltre più potassio di una banana e quantità moderate di magnesio e vitamine del gruppo B e E. Nonostante si pensi il contrario, l'elevato apporto di olii rende l'avocao un valido alleato nelle diete dimagranti poichè conferisce a lungo un senso di sazietà limitando i sintomi della fame. In cucina si può mangiare condito semplicemente con olio e sale insieme a lattuga, cipolla e pomodoro mentre è particolarmente adatto alla creazione di salse tra cui la più famosa è il guacamole. Di questa salsa ne esistono diverse versioni, gli ingredienti base sono comunque la polpa di aguacate, cipolla, pomodoro, peperoncino piccante, olio, succo di limone e sale. Il consiglio è di non fare mancare sulle nostre tavole questo prezioso alleato della nostra salute. Si trova facilmente in tutti i supermercati e pur essendo un poco costoso è assolutamente da provare!

 

HIGO

 

Frutta cubana, Higos
(Higos - foto web)

Questo frutto, anche se conosciuto con il nome di Fico Mediterraneo, si ritiene sia originario delle regioni caucasiche e del Mar Nero. Si è a conoscenza della sua coltivazione già nelle prime civiltà agricole di Egitto e Palestina da cui si sarebbe poi diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo. Poi in seguito alla scoperta del continente americano avrebbe raggiunto quelle terre e poi l'Africa e l'Oriente. Si tratta di un frutto dal sapore intenso, ricco di zuccheri e per questo altamente energetico. Contiene pochissimi grassi e proteine, è invece ricco di carboidrati, fibre e minerali tra cui potassio, ferro e magnesio. Si mangia al naturale oppure essiccato e può essere impiegato in molteplici ricette sia dolci che salate. Ottima la marmellata e il suo utilizzo come ingrediente per squisiti gelati. E' efficace come disinfettante del cavo orale e della bocca, è un ottimo antinfiammatorio, digestivo, lassativo ed emolliente. Produce una sostanza lattiginosa molto irritante. Questo lattice è caustico e può essere utilizzato per eliminare le verruche. A me piace accompagnato con del buon pane casereccio e del formaggio. Si dice sia anche afrodisiaco ...

 

CAÑANDONGA



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I fichi sono frutti altamente energetici, per l'alto contenuto di zuccheri, forniscono, infatti, 47 Kcal per 100 grammi di prodotto. L'acqua ne costituisce l'82% in peso. Nel fico si annovera un cospicuo contenuto di carboidrati (11%), circa il 2% di fibre, l'1% di proteine e pochissimi grassi (0,2%). I fichi sono un concentrato di sali minerali, in particolare potassio, magnesio e ferro, ma anche le vitamine antiossidanti rivestono un ruolo importante. I fichi secchi arrivano a 280 calorie per 100 gr. Va consumato con moderazione da quelle persone che hanno problemi di linea. Proprietà terapeutiche Il fico è sfruttato anche in ambito fitoterapico per le molteplici virtù terapeutiche. In questi ultimi anni sono state sempre più apprezzate le proprietà: emollienti ed espettoranti; rimineralizzanti; di alleviare la tosse persistente; lassative; disinfettanti/antinfiammatorie della bocca e del cavo orale in generale (decotto di latice); caustiche: il lattice sgorgante dai tagli è ricco di proteasi ed amilasi: a tal proposito, risulta un buon rimedio naturale per eliminare le verruche. Ad ogni modo, il lattice del fico dev'essere comunque utilizzato con cautela, per evitare di subire pesanti irritazioni della pelle; antinfiammatorie; digestive. Si consiglia sempre di consultare il proprio medico di fiducia. Il lattice del fico Una volta distaccati i frutti dal ramo viene prodotta una secrezione di colore bianco, visibile sia sul picciolo del frutto sia sul ramo. La medicina popolare suggerisce di spalmare questo lattice sulla pelle per stimolare e intensificare l'abbronzatura. In realtà, il lattice del fico è fortemente irritante e può ustionare la pelle. Culturali↑ Vai all'indice Cenni storici Testimonianze della sua coltivazione si hanno già nelle prime civiltà agricole di Palestina ed Egitto, da cui si diffuse successivamente in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. Se per definizione è detto "Fico Mediterraneo", si considera originario e comune delle regioni Caucasiche, e del Mar Nero. Solo dopo la Scoperta dell'America il fico si diffuse in quel continente, in seguito in Sud Africa, per i contatti con l'Oriente fu diffuso in Cina ed in Giappone; infine giunse in Australia. Anche i Fenici e gli Etruschi, sono tra le popolazioni antiche che si nutrivano di fichi. Pianta sacra e che aiuta l'intelligenza In India l’albero di fico è ritenuto sacro e la pianta viene chiamata Ficus Religiosa, così come per i romani, che lo regalavano come augurio di un felice e prospero anno. Plinio sosteneva che mangiare fichi ”rende più forti i giovani, aiuta la salute degli anziani, e attenua le rughe”. In Grecia il fico è stato protagonista di moltissimi miti e si dice che Polifemo usasse il succo prodotto dal fico per coagulare il latte e produrre formaggi nella sua grotta, così anche per Aristotele che in un suo scritto testimonia la tecnica di coagulazione del latte sia di origine animale che con il succo di fico. Platone, convinto che aiutasse a rendere intelligenti, era un grande consumatore di fichi tanto da essere soprannominato “mangiatore di fichi”. La foglia di fico Adamo ed Eva con la foglia di ficoNella Bibbia, ad esempio, viene citato come il primo vestito della storia. Adamo ed Eva si coprivano le parti intime con foglie di fico. Nel Vecchio Testamento, il fico viene citato come emblema di abbondanza. Perché si dice...? ...Cogliere i fichi in vetta Cioè: fare un'inutile bravata, rischiare per sventatezza o vanagloria, come chi vuole arrampicarsi su un fico per cogliere i frutti più in alto. Il fico ha i rami molto fragili, che si spezzano facilmente sotto il peso. ...Fare i fichi Essere molto cerimoniosi, svenevoli, tutti moine e complimenti. Si riferisce alla dolcezza di questo frutto. ...Non valere un fico secco Valere pochissimo, meno di quanto può valere un fico essiccato. ...Mica pizza e fichi Questa espressione si utilizza per indicare che qualcosa possiede un valore importante, caratteristiche prestigiose a differenza della pizza, che è fatta con ingredienti poveri, e i fichi che in antichità venivano considerati pane dei poveri vista la loro abbondanza. ...Fare le nozze coi fichi secchi Così si dice a chi si rende ridicolo volendo realizzare qualcosa con eccessiva economia, oppure senza avere i mezzi necessari. Sagre dei fichi La Sagra dei Fichi a San Mango sul Calore (AV) Sagra dei fichi secchi a Miglionico (MT) Festa dei Fichi a Galeata (FC) Sagra dei Fichi a Roncofreddo (FC) Festa dei Fichi a Vicchio (FI) Sagra dei Fichi a Villamar (CG) Sagra dei fichi a Pisterzo (LT) Nei dialetti italiani Regione Voce Abruzzo fequere, filacciane, fullàcchie Calabria fico secco: cùzzula, fica, ficandiana, ficandianara, ficandianu, ficara, ficarazza, gotta Campania fico d'India: fecoreneia Emilia Romagna figh Lazio Fallacciano, ficora Lombardia fich, figar (Mantova), figh (Mantova), fighèr, fiura (Bergamo), fiurùn (Valtellina), hich (Germasino-Co) Sardegna 'ichu, 'ichumurisca, ficu, figu Sicilia ficu, ficudinnia Trentino Alto Adige fich Umbria ficu Valle d'Aosta fegga Veneto figo, figoseco Nelle altre lingue Lingua Voce Inglese fig Spagnolo higo Francese figue Tedesco feige I vostri commenti Domanda: Perchè è opportuno raccogliere i fichi al mattino prima che si alzi il sole? renzo limone - 30/04/2015 IL termine ficu o fica si riferisce al frutto, ficara o peri i ficu alla pianta. Il termine ficurinnia o ficurinia si riferisce al ficodindia ch'è un altro frutto, rispetto al fico è una pianta completamente diversa; inoltre, l'albero del ficodindia è una pianta succulenta o semigrassa, originaria del centro america. Nicolò - 08/05/2015 potreste aiutarmi ? da tre gg. sto essiccando al sole i fichi ma ho trovato i vermi che fare? sono disperata ,devo buttare via tutto !!!? lucia - 24/08/2015 ho staccato ai piedi da una pianta adulta un rametto con la radice e l'ho piantata in un campo di mia proprietà , ha attecchito ed adesso dopo 5 anni è un bel alberello ma non ha ancora dato frutti, cosa che la pianta madre faceva con abbondanza, forse è ancora presto?? grazie Anonimo - 12/09/2015 Lascia un commento o una domanda Il tuo nome E-mail Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente. Homepage Commento * Avvisami quando qualcuno inserisce un nuovo commento Libri consigliati Dieta Dukan. Pro & contro Dieta Dukan. 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Frutta cubana, Cañandonga
(Cañandonga - foto web)

La Cañandonga apporta un conenuto altissimo di emoglobine tanto da essere considerato un rimedio straordinario contro le forme di anemie. Viene consigliato l'utilizzo in modo particolare alle donne incinta e agli sportivi per il suo notevole valore energetico. Il decotto ottenuto dalla bollitura delle foglie, del frutto e della corteccia si usa come cura contro l'anemia, l'emorraggia nasale, le infezioni urinarie e le malattie del fegato. Per via topica si applica un unguento di foglie per contrastare le infezione dermatologiche come l'herpes, la tigna e la vitiligine. La corteccia è un ottimo cicatrizzante mentre dalle radici si estrae un liquido per curare ogni tipo di ferita. Inoltre si attribuiscono alla frutta proprietà antianemiche, antimicotiche, antisettica, astringente, depurativa, diuretica, espectorante, purgante, sedante e tonica... ed è anche buona da mangiare! Ha un altissimo contenuto di ferro, per questo in diverse regioni sudamericane viene utilizzato in caso di grave denutrizione infantile. Come bibita è ottima dopo una faticosa giornata di lavoro nei campi. Praticamente una farmacia portatile!

 

UVA CALETA

Frutta cubana, Uva Caleta
(Uva caleta - foto web)

Questa pianta è tipica del Centroamerica e del Caribe compresa la Florida. La Uva caleta, conosciuta anche come Uva de Playa, è la pianta simbolo del Venezuela pur essendo originaria della Repubblica Dominicana. Questi grandi grappoli di color porpora si riproducono verso la fine dell'estate e per la forma dei loro frutti ricorda l'uva da vino, però a parte la forma non ha nient'altro in comune con l'uva che noi conosciamo. Il frutto è carnoso, succoso e dolce, con un aroma molto forte. Contiene un seme piuttosto grande al suo interno. Si utilizza per produrre marmellate, bibite, conserve e dolci nei paesi caraibici. Invece l'infusione del tallo e delle radici assunto per via orale contrasta i problemi intestinali. Facendo fermentare il frutto, che ha anche caratteristiche astringenti oltre ad essere un buon rinfrescante ed un eccellente febrifugo, si ottiene una bevanda alcolica simile al vino. Inoltre il legno rossiccio della pianta è per la sua resistenza e qualità particolarmente adatto nella produzione di mobili.

 

 COCCO
 
Frutta di Cuba, il Cocco
(Cocco - foto web)

La noce di cocco è il frutto della palma di cocco, nome scientifico Cocos nucifera, una pianta originaria dell’Indonesia. Questa pianta può vivere anche più di 100 anni e può superare i 35 metri di altezza. Le sue foglie sono molto lunghe e arrivano a misurare dai 4 ai 6 metri. La noce di cocco è composta per circa il 40% da acqua, dal 10% da fibre, dal 14 % da carboidrati, dal 6 % da zuccheri e dal 30% circa da grassi.

La massa contiene una buona quantità di minerali, tra i quali i più importanti sono lo zinco, il potassio, il ferro, il rame, il magnesio, il fosforo, il sodio e vitamine del gruppo B, la vitamina C e la E. Proprio queste caratteristiche fanno della noce di cocco un valido ricostituente, inoltre contrasta lo stress fisico, i disturbi urinari e quelli del sistema nervoso. Aiuta anche ad eliminare i gas dall'intestino e dallo stomaco. Non di secondaria importanza la presenza nella sua massa di acidi grassi che contribuiscono ad abbassare il livello di colesterolo proteggendoci dalle malattie cardiache e dall'arteriosclerosi.

Il suo utilizzo costante apporta benefici al sistema immunitario rinforzandolo ed ha proprietà rigenerative a livello cellulare. Del cocco non si butta via niente venendo utilizzata anche tutta la sua parte non commestibile; le foglie servono ad esempio per fabbricare cesti, stuoie, cappelli o a realizzare coperture per i tetti, mentre dal fusto dell’albero si ricava un legno che viene utilizzato per costruire oggetti ed utensili. Dai fiori si ottiene invece una bevanda alcolica tipica dei paesi tropicali. Bere acqua di noce di cocco aiuta a mantenere in salute il sistema immunitario ed ha effetti benefici sul sistema nervoso. Il latte di cocco e l’acqua di noce di cocco non sono la stessa cosa; l’acqua è quella sostanza liquida che si trova all’interno della noce, mentre il latte si ottiene dalla spremitura della polpa alla quale si aggiunge acqua per poi essere alla fine filtrata. Il latte di cocco non contiene lattosio, è ricchissimo di acido laurico che è presente anche nel latte umano, con le sue proprietà utili alla salute delle ossa e del cervello. L’acqua di noce di cocco è un alimento che contiene pochi grassi, molti sali minerali e vitamine che contribuiscono al mantenimento di un organismo sano. Dalla spremitura a pressione della polpa essiccata della noce di cocco si ottiene l'olio di cocco, usato in cucina per sostituire i grassi di origine animale. L'olio ha proprietà antivirali, antibatteriche e antifungine. Infine il cocco riduce il senso di appetito quindi è consigliato anche nelle diete dimagranti.

 

PIÑA

 

Altamente nutriente, ricco di fibre, vitamine e minerali, il cocco è un frutto formidabile per sportivi e non, in grado di ridurre la pressione, migliorare i livelli di colesterolo e facilitare la perdita di peso. La noce di cocco è il frutto della palma di cocco (Cocos nucifera), una pianta arborea appartenente alla famiglia delle Arecaceae, definita “albero della vita” dagli abitanti dei paesi produttori in quanto tutte le sue parti possono essere utilizzate: l’acqua, il latte, la polpa, lo zucchero, l’olio, ma anche il guscio e le foglie che sono usati come materiali di arredamento e decorazione.

Leggi tutto su: http://www.viversano.net/alimentazione/mangiare-sano/noce-di-cocco-proprieta/
Altamente nutriente, ricco di fibre, vitamine e minerali, il cocco è un frutto formidabile per sportivi e non, in grado di ridurre la pressione, migliorare i livelli di colesterolo e facilitare la perdita di peso. La noce di cocco è il frutto della palma di cocco (Cocos nucifera), una pianta arborea appartenente alla famiglia delle Arecaceae, definita “albero della vita” dagli abitanti dei paesi produttori in quanto tutte le sue parti possono essere utilizzate: l’acqua, il latte, la polpa, lo zucchero, l’olio, ma anche il guscio e le foglie che sono usati come materiali di arredamento e decorazione.

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Frutta di Cuba, la Piña o Ananas
(Piña o Ananas - foto web)

Questo frutto è originario del Sud America. Fu portato nelle isole caraibiche dagli indi Caribi e venne visto per la prima volta nel 1493 da Cristoforo Colombo a Guadalupa anche se in realtà frutti somiglianti ad ananas appaiono già in alcuni mosaici romani e in monili, il che fa supporre che fossero già conosciuti nell'antichità. Venne poi portato in Europa e da qui distribuito nelle isole del Pacifico dagli spagnoli e dagli inglesi ( cit.Wikipedia).

L'ananas contiene poche calorie, circa 40 per ogni 100g di polpa e dieci grammi di carboidrati per la stessa quantità di frutto ed un enzima proteolitico, che si chiama bromelina, presente sopratutto nel gambo e che interviene nei processi di digestione del cibo rendendo digeribili anche le proteine più complesse. L'estratto secco di bromelina viene utilizzato per produrre diversi integratori che favoriscono appunto la digestione e contrastano la ritenzione idrica costituendo così un valido ostacolo agli antiestetici effetti della cellulite e alla formazione della cosidetta pelle a "buccia d'arancia". Dalle sue foglie si ricava una fibra molto resistente adatta alla produzione di corde e tessuti. E' un frutto molto dissetante e idratante essendo composto prevalentemente da acqua. E' ricco di sali minerali come potassio, ferro, fosforo e calcio e vitamine A e C. Non contiene nè grassi saturi nè colesterolo. A quello confezionato venduto nei barattoli viene aggiunto dello zucchero e quindi risulta maggiormente calorico. Recenti studi evidenziano altre proprietà dell'ananas che lo definiscono come antinfiammatorio, anti tumorale, anti coagulante e anti trombotico. La bromelina rende infatti solubili le placche dell'arteriosclerosi. Questa sostanza si trova concentrata nel gambo della piña e costituisce l'elemento base nella produzione di integratori e di prodotti specifici idonei a contrastare la formazione della cellulite. La bromelina è un prodotto naturale assolutamente non tossico e quindi preferibile ai farmaci ottenuti in laboratorio. Ma non finisce qui ...

La vitamina C che si trova in grandi quantità all'interno della sua polpa aiuta a combattere gli stati febbrili ed influenzali ed insieme al beta-carotene e al manganesio aiuta a mantenere elastica e giovane la pelle ostacolandone il processo di invecchiamento e il formarsi delle rughe. La vitamina C, grazie alle sue proprietà antiossidanti, rallenta anche il processo di invecchiamento delle cellule e  porta benefici anche agli occhi. Infine il suo utilizzo costante riduce l'acido urico nel sangue rivelandosi un valido alleato contro la dolorosissima gotta. Un frutto bello, buono, dai colori vivaci ed allegri che offre come visto una miniera inesauribile di benefici per il nostro organismo. Non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole!

 

 

 

 

 

 

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